Un articolo di Jacopo fo

LA GRANDE TRUFFA DELL'AIDS STA PER SCOPPIARE?
di Jacopo Fo

Quel che ho deciso di raccontarvi è scandaloso e incredibile. Ma dopo 25 anni la storia sta dando ragione a chi ha dubitato delle verità ufficiali. Vi ricordate il manifesto della Benetton che visualizzava con tante faccine l'espandersi per via sessuale dell'Aids? Vi ricordate gli spot televisivi con le persone contagiate rappresentate con l'alone blu che si diffondeva dall'uno all'altro? Ci dicevano molto chiaramente che se gli umani non avessero usato il preservativo si sarebbero ammalati. Il tutto era condito con grafici che mostravano le previsioni catastrofiche dell'espandersi del contagio. La chiamavano la Peste del 2000. Ora è un fatto che i costumi sessuali non siano cambiati di molto e il consumo di preservativi sia aumentato in modo minimo. E, ci dicevano, che se non fossero cambiati radicalmente i costumi sessuali sarebbe stata una catastrofe. Ma tutte le previsioni sull'espandersi del contagio sono state negate dai fatti. Se quelle previsioni fossero state esatte oggi dovremmo avere nel mondo parecchie centinaia di milioni di malati. Invece ce ne sono meno di 40 milioni. Come è potuto succedere? Perché i contagiati sono così (relativamente) pochi? Se poi andiamo a vedere i dati ufficiali sull'epidemia scopriamo qualche cosa di pazzesco: la maggioranza dei contagiati sono in Africa, NON hanno mai fatto il test per l'Hiv. La loro sieropositività e il loro essere ammalati di Aids è ricavata in modo induttivo, è una stima teorica NON una realtà dimostrata su test reali. Quando ad esempio la Francia mandò in Africa una missione, con l'incarico di sottoporre al test dell'Hiv (il retrovirus che diffonde il morbo) il numero dei sieropositivi si dimostrò irrisorio (vedi i documenti ufficiali pubblicati su "AIDS la grande truffa", Luigi De Marchi e Fabio Franchi, 1996, Edizioni SEAM,). Ma come è possibile? Un'ipotesi ci sarebbe… Di fronte ai primi casi di Aids, il governo Usa finanziò una ricerca sul morbo e si decise che uno dei tre scienziati incaricati di dirigere il lavoro dovesse essere Duesberg che era un'autorità indiscussa nel settore dei retrovirus. Duesberg dopo lunghe ricerche si trovò ad andare contro la tesi (che divenne subito ufficiale) della diffusione retrovirale dell'Aids. Attenzione: Duesberg non negava l'esistenza dell'Aids. Sosteneva però che non fosse dovuta a un contagio portato dal retrovirus Hiv ma che l'Aids fosse, come dice la parola, una Sindrome di Immuno Deficienza Acquisita. Duesberg negò che vi fosse un retrovirus all'origine di questa malattia e sostenne invece che le cause erano un collasso del sistema immunitario dovuto a denutrizione e sporcizia in Africa e droga, costumi sessuali abnormi (con decine di amanti alla settimana), trasfusioni di sangue, consumo di droghe (in particolare cocaina, eroina in vena e popper) nei paesi industrializzati. L'idea era che il sistema immunitario sottoposto a superlavoro potesse collassare e essere incapace di far fronte alle infezioni. Quindi si moriva veramente di Aids ma la causa non era un retrovirus ma un crollo delle capacità di difesa dell'organismo. Duesberg, come tutti i ricercatori che sposarono la sua tesi, fu estromesso da qualunque programma di ricerca e le sue tesi furono censurate nonostante fossero più di 400 gli scienziati firmatari di un documento che contestava la teoria dell'Hiv-retrovirus-contagio per via sessuale (o attraverso il sangue). Comincia così una storia incredibile che abbiamo via via raccontato in questi dieci anni anche su Cacao. I punti essenziali che ci fanno sospettare che la storia del retrovirus sia una bufala sono: 1) Nei casi nei quali si è realmente analizzato il comportamento dei malati di Aids (come negli Usa) si è scoperto che appartenevano alla categoria di persone che avevano comportamenti in grado di far collassare il sistema immunitario, senza che fosse necessario l'intervento del retrovirus Hiv: tossicomani (cocaina, eroina e popper), iper promiscui (decine di diversi amanti a settimana. Anche contemporaneamente con rapporti prevalentemente anali e contatto tra lacerazioni e feci), politrasfusi e persone che vivevano nella miseria e nella sporcizia più nera (sottoalimentazione e mancanza totale di igiene). Agli inizi degli anni '90, Luca Rossi andò in Usa per conto di Panorama e visitò il centro di statistica governativo scoprendo tre cose molto interessanti. –Era il primo giornalista a rivolgersi alla fonte per avere i dati invece di affidarsi ai comunicati stampa (i responsabili del centro statistiche lo accolsero con stupore…). — I dati pubblicati sui giornali erano falsi. — In particolare saltava all'occhio che i malati che non appartenevano a gruppi con comportamenti a rischio erano meno di mille a distanza di quasi 15 anni dall'inizio dell'epidemia. Un numero irrisorio spiegabile con il fatto che anche una esposizione intensa ad agenti inquinanti può provocare un crollo del sistema immunitario. Ma soprattutto un numero talmente piccolo che negava con evidenza la teoria sulla trasmissione sessuale dell'Aids in persone che avevano una vita sessuale promiscua ma non parossistica. Questa inchiesta di Luca Rossi non fu mai pubblicata da Panorama e Luca non trovò più lavoro come giornalista (tra l'altro era l'autore di un best seller su Falcone e Borsellino, più di 200 mila copie vendute, questo per dire che era un valente giornalista). Luca Rossi ha dovuto cambiare mestiere, oggi fa (con grande successo) lo sceneggiatore (la sua inchiesta l'ha pubblicata in un libro: "Sex virus", Feltrinelli).2) Esistono persone che si sono ammalate di Aids senza essere sieropositive. 3) Esistono persone sieropositive che dopo 20 anni non hanno sviluppato ancora l'Aids né risentono di sintomi ad essa collegabili. 4) è un fatto che da 25 anni il diffondersi dell'Aids sia decisamente al di sotto di tutte le previsioni realizzate degli scienziati sulla base dell'assunto che l'Aids si diffondesse per via sessuale […] E a nulla servono le ricerche basati su test reali che ci fanno scoprire, ad esempio, che le prostitute di alcune città africane sottoposte al test dell'Hiv sono risultate sieronegative in più del 90% dei casi nonostante non facciano uso di preservativi. Così come apparre inspiegabile la bassissima diffusione dell'Hiv e dell'Aids nelle comunità lesbiche. C'è infine da aggiungere che incredibilmente (qui è tutto incredibile) neanche su che cosa sia un sieropositivo si è riusciti a mettersi d'accordo. Dopo 20 anni i test sulla sieropositività sono ancora molto discussi dagli stessi medici che sostengono la teoria ufficiale. In 25 anni i principali stati occidentali non sono neanche riusciti a mettersi d'accordo sugli indicatori di sieropositività: cioè puoi essere sano in Francia e sieropositivo in Italia. Inoltre il test in molti stati va ripetuto numerose volte perché la percentuale di falsi positivi è altissima. Dulcis in fundo Duesberg sostiene che una delle cause di morte per Aids sarebbe l'utilizzo di un farmaco carissimo e messo fuori legge negli anni '60 perché micidiale: l'Azt 20. E in effetti ormai da tempo questo farmaco non viene utilizzato dalla comunità gay Usa nella quale si sono diffuse cure che si concentrano sull'appoggio al sistema immunitario piuttosto che nello sterminio dei retrovirus. E c'è infine da dire che l'esistenza stessa dell'Hiv non è una realtà conclamata: nessuno l'ha mai "fotografato". La sua esistenza è stata provata per via induttiva, indirettamente. In questa storia dell'Aids c'è un altro capitolo misterioso. Da anni è in corso una campagna durissima e infamante contro il governo del Sud Africa e il suo presidente Mbeki colpevoli di credere alla teoria di Duesberg e di rifiutare l'uso dell'Azt e delle terapie retrovirali e di impegnarsi invece sul fronte della lotta alla fame, alla sporcizia e all'inquinamento (che è gravissimo anche in alcune zone del Sud Africa). Questa campagna è culminata con una causa per strage contro il governo del Sud Africa sostenuta da grandissimi avvocati e dai soldi delle case farmaceutiche. La censura contro le tesi di Mbeki è stata tale che la stampa censurò il discorso di Nelson Mandela al convegno mondiale sull'Aids di Joannesburg. I giornali scrissero che Mandela aveva criticato Mbeki mentre era vero esattamente il contrario. L'intervento di Mandela, non era neppure disponibile negli atti del convegno pubblicati su internet. Fonte: www.jacopofo.com 

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2 Responses to Un articolo di Jacopo fo

  1. dissidio says:

    per roberta
    so che ci sono molte coppie “miste” in cui uno è positivo e l’altro no, so che i test “leggono” la sieropositività con “certezza” dopo tre mesi dal comportamento a rischio, e mi riferisco ai test di ultima generazione.
    inoltre, lo stesso inventore della pcr, il test che legge la carica virale, dice che non è un test affidabile, dal momento che a tutt’oggi non esiste prova dell’isolamento di questo retrovirus.
    le teorie sono svariate, ma quel che è certo è che viene a crearsi una deficenza immunitaria che porta all’aids, con o senza hiv, e questo è un dato di fatto.
    nel mondo, ivalori di riferimento nei test che verificano l’infezione, variano da paese in paese, infatti si può risultare positivi in italia e negativi in australia.
    esistono persone hiv positive con un sistema immunitario ottimo, ed esistono persone negative con bassissime difese.
    questa è la realtà dei fatti.
    al tuo posto mi documenterei a fondo sull’argomento.
    inoltre, ospedale che vai e usanze che trovi.
    in alcuni ospedali ti “consigliano di assumere immediatamente la terapia antiretrovirale, per sttroncare sul nascere il virus, in altri ti fanno aspettare fino a che i tuoi valori sono nella norma.
    devi sapere che i farmaci sono molto tossici e a lungo andare provocano seri problemi di salute.
    ciao

  2. roberta says:

    vorrei intervenire sulla ‘argomento hiv , tutto quello che e’ stato scritto mi puo star bene ma come si spiega il fatto che ho avuto un rapporto sessuale con un ragazzo e dopo un mese sono risultata s+ essendo donatrice di sangue ovviamente mi hanno sospeva ,quindi chiedevo se queste teorie fossero giuste da circa 1 anno cosa c’e nel mio sangue perche sono risultata s+ vorrei tanto una risposta perche questo mi ha cambiato totalmente la vita grazie roberta

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